Franco Cassano: Un pensatore meridiano tra critica della modernità e impegno civile
Biografia e formazione
Cassano (Ancona, 3 dicembre 1943 – Bari, 23 febbraio 2021) è stato un sociologo e politico italiano, figura di riferimento intellettuale per la sinistra italiana e studioso di spicco del pensiero meridiano.
Dopo la laurea in Filosofia all’Università di Bari, Cassano si avvicina al marxismo e si impegna attivamente nel PCI, partecipando al dibattito interno al partito e contribuendo alla riflessione sulla crisi del socialismo reale.
La sua carriera accademica si svolge presso l’Università di Bari Aldo Moro, dove diviene professore ordinario di Sociologia e Sociologia dei Processi culturali e comunicativi.
Opere e pensiero
Cassano è autore di una vasta produzione letteraria che spazia dalla sociologia alla filosofia politica, dalla storia delle idee all’analisi della realtà contemporanea. Tra le sue opere più importanti ricordiamo:
- Il pensiero meridiano (1996): Un’opera monumentale che ripercorre la storia del pensiero filosofico e politico del Mezzogiorno d’Italia, evidenziandone l’originalità e il contributo al dibattito nazionale e internazionale.
- Paeninsula. L’Italia da ritrovare (2001): Un’analisi critica dell’identità italiana e delle sfide che il paese deve affrontare nel nuovo millennio.
- Oltre il nulla. Studio su Giacomo Leopardi (2005): Una rilettura originale del pensiero del poeta recanatese, interpretato come anticipatore di alcune delle critiche più radicali alla modernità.
- L’umiltà del male (2010): Una riflessione sul male e sulla violenza nella società contemporanea.
- Senza il vento della storia (2018): Un’autobiografia intellettuale che ripercorre le tappe del suo pensiero e del suo impegno civile.
Pensiero meridiano e questione meridionale
L’opera di Cassano è profondamente legata al pensiero meridiano, un filone di studi che si propone di elaborare una visione critica della modernità a partire dalla specificità storica e culturale del Mezzogiorno d’Italia.
Per Cassano, il pensiero meridiano rappresenta un antidoto alle derive negative della globalizzazione e del neoliberismo, offrendo una prospettiva alternativa che valorizza la diversità, la solidarietà e il legame con il territorio.
Al centro del suo pensiero c’è la questione meridionale, che Cassano analizza come una questione nazionale che non può essere risolta semplicemente con politiche assistenziali o compensative.
Secondo il sociologo barese, è necessario un profondo rinnovamento culturale e politico del Mezzogiorno, che punti alla valorizzazione delle sue risorse e al superamento dei divari economici e sociali con il resto del paese.
Critica della modernità e impegno civile
Cassano è stato un critico acuto della modernità, denunciando i suoi eccessi e le sue contraddizioni.
In particolare, ha messo in evidenza i rischi dell’omogeneizzazione culturale, dell’individualismo esasperato e della deriva tecnocratica.
Per contrastare questi mali, Cassano ha sempre ribadito l’importanza dell’impegno civile e della partecipazione democratica.
Ha sostenuto la necessità di costruire un’alternativa al neoliberismo che ponga al centro la giustizia sociale, la solidarietà e la tutela dell’ambiente.
Pensiero economico
Anche se non si è mai definito un economista, Cassano ha sviluppato un pensiero economico originale, influenzato dalle sue riflessioni sociologiche e filosofiche.
Critico verso l’economia di mercato e le sue logiche di profitto, ha sostenuto la necessità di un modello economico alternativo, basato sulla cooperazione, la sostenibilità e la valorizzazione delle risorse umane.
Ha inoltre sottolineato l’importanza di un ruolo attivo dello Stato nell’indirizzare l’economia verso obiettivi di giustizia sociale e di benessere collettivo.
Eredità
Franco Cassano è stato un intellettuale di grande spessore, che ha lasciato un segno profondo nella cultura italiana.
Il suo pensiero, sempre attuale e fecondo, rappresenta un punto di riferimento importante per chi vuole comprendere le complesse sfide del nostro tempo e per chi si batte per un mondo più giusto e solidale.
Per la stesura dell’articolo si ringrazia il Prof. Giuseppe Paolo Caraglia
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