Biografia di Paolo Crepet
Paolo Crepet è uno psicologo, scrittore e sociologo internazionale, nato il 17 settembre del 1951 a Torino. Si laureò all’Università di Padova in Medicina e Chirurgia nel 1976. Per tre anni lavorò all’ospedale psichiatrico di Arezzo, per poi decidere di lasciare l’Italia, grazie a una borsa internazionale concessa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Lavorò in Danimarca, Gran Bretagna, Germania, Svizzera e in Cecoslovacchia, prima di trasferirsi in India. Insegnò a Toronto, a Rio de Janeiro e ad Hardward, presso il Centro di Studi Europei. Nel 1981 si laurea in Sociologia all’Università di Urbino, in cui scrive con Maria Grazia Giannichedda il saggio “Inventario di una psichiatria”.
Dal 1972 al 1974 fu presso l’Istituto di Biochimica dell’Università di Padova. Dal 1974al 1976 fu presso la Clinica delle Malattie Nervose e Mentali dell’Università di Padova, sede distaccata di Verona.
Dal 1977 al 1979 fu medico ricercatore presso l’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Arezzo nell’ambito dell’Unità Operativa del Progetto Finalizzato del Consiglio Nazionale delle Ricerche “Prevenzione delle Malattie Mentali”.
Dal 1978 al 1979 ottenne una borsa di studio internazionale bandita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità “Epidemiologia e Psichiatria Sociale”.
Nel 1981 coordinò il “Primo corso di metodi e applicazioni dell’epidemiologia psichiatrica” organizzato dall’Istituto Superiore della Sanità e dal C.N.R. e patrocinato dall’O.M.S.
Dal 1984 al 1985 si specializzò in Psichiatria presso la Clinica Psichiatrica dell’Università di Padova.
Dal 1980 al 1985 fece consulenza presso l’Assessorato alla Sanità del Comune di Roma con il compito di riorganizzazione, programmazione e coordinamento dei Dipartimenti di Salute Mentale e di organizzazione di corsi di aggiornamento e formazione per gli operatori dei servizi pubblici di salute mentale.
Dal 1983 al 1988 fu responsabile scientifico dell’Unità Operativa del Comune di Roma, Assessorato al Coordinamento alle U.S.L., nell’ambito del Progetto Finalizzato del C.N.R. “Medicina Preventiva e Riabilitativa”.
Dal 1982 al 1985 fu componente del Gruppo Tecnico per la costituzione del Piano Psichiatrico Regionale istituito dall’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio.
Dal 1983 al 1985 fu membro del Comitato tecnico-scientifico per la programmazione socio-sanitaria della Regione Lazio.
Dal 1984 al 1985 fu consulente del CENSIS nell’ambito della ricerca “Indagine sulle politiche psichiatriche regionali”.
Nel 1985 fu membro eletto del direttivo del Consiglio Europeo della Federazione Mondiale della Salute Mentale e nel 1990 fu eletto membro del “Executive Board” di detto Consiglio Europeo.
Nel 1986 “Temporary Adviser” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità-Regione Europea per il gruppo di lavoro su “Servizi di Salute Mentale nei Paesi del Sud Europa” e su “Prevenzione del suicidio e tentato suicidio”.
Nel 1987 fu responsabile scientifico per la partecipazione italiana alla Ricerca Multicentrica Europea sul Tentato Suicidio e membro dell’International Association for Suicide Prevention.
Nel 1988 fu membro del direttivo del Consiglio Europeo dell’International Academy of Law and Mental Health.
Nel 1989 fu membro del Direttivo nazionale della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica; rieletto nel 1991 per il quadriennio 1991-1995 e nel 1991 è stato eletto tesoriere.
Dal 1989 al 1991 fu responsabile scientifico di una ricerca multicentrica dell’Istituto Italiano di Medicina Sociale, in collaborazione con la Cattedra di Igiene Mentale dell’Università di Roma.
Dal 1989 al 1992 fu professore a contratto di “Psichiatrica Sociale II” presso l’Istituto di Psichiatria e Psicologia Medica della Facoltà di Medicina dell’Università di Napoli.
Dal 1990 al 1995 fu membro dell’Unità Operativa del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Trieste nell’ambito del Progetto Finalizzato del CNR “Fattori di malattia” e coordinatore di uno “Studio longitudinale di valutazione delle variabili psicologiche e sociali connesse all’impatto lavorativo in un gruppo di giovani dell’area fiorentina”.
Dal 1991 al 1996 fu eletto membro del Direttivo nazionale della Società Italiana di Psichiatria Sociale e Vice-Presidente, membro del Comitato Direttivo del Comitato Editoriale della Rivista “Epidemiologia e Psichiatria Sociale” e della Rivista “Minerva Psichiatrica”.
Dal 1991 al 1995 fu consulente Associato del “Centre for Mental Health Services Development” del King’s College, Università di Londra.
Dal 1992 al 1994 si aggiudicò il posto di “ricercatore senior” bandito per avviso pubblico dall’Istituto Italiano di Medicina Sociale per la ricerca “Stress nel lavoro mediato da calcolatore in un campione di infermatici, tecnici ed ingegneri del software”.
Dal 1992 al 1995 fu consulente dell’Osservatorio Nazionale per lo studio delle tossicodipendenze in ambiente carcerario del Ministero di Grazia e Giustizia.
Dal 1995 al 2000 fu professore a contratto di “Psichiatrica Sociale II” presso l’Istituto di Psichiatria e Psicologia Medica della Facoltà di Medicina dell’Università di Napoli.
Dal 1998 al 2002 Professore a contratto di “Linguaggi e culture giovanili” presso il corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Siena.
Dal 2004 al 2014 fu direttore scientifico Scuola per Genitori a Vicenza, Treviso, Forlì, Cesena, Trento, Brescia, Terni, Oristano, Trapani, Terni, Parma, Modena, Trento, Alessandria, Torino, Varese.
Nel 2013 fu Presidente della Giuria dei Letterati, Premio Campiello e, ad oggi, ideatore e consulente “Progetto Geranio” e membro del gruppo G124 del Senatore Architetto Renzo Piano presso il Senato della Repubblica, gruppo di lavoro “periferia”.
Dal 2014 ad oggi Consulente progetto “Scuola modello, aree ex Falck”, Sesto San Giovanni. Progetto coordinato dall’architetto Renzo Piano.
2015 “Premio La Tore Isola d’Elba”, alla carriera.
Su Paolo Crepet
Uno dei suoi maestri, una volta tornato in Italia, fu Franco Basaglia, di cui Crepet, in un’intervista, dichiarò: “Ero straordinariamente affascinato dalla sua potenza, dalla sua cultura. Un uomo che poteva buttare giù i muri, che non ho mai sentito pronunciare parole mediocri o banali, che mi ha insegnato a lottare…”.
Paolo Crepet e Franco Basaglia si conobbero a Padova, di cui Basaglia era collega e amico di suo padre, Massimo Crepet, pioniere della medicina del lavoro e prorettore dell’ateneo di Padova. “Al ritorno in Italia ho ritrovato Franco Basaglia ed ho accettato il suo invito a seguirlo a Roma. Anche lui aveva lasciato Padova, ahimè città bigotta in cui non è facile vivere con un respiro ampio, da dove io peraltro me ne ero andato dopo i primi anni di Medicina anche perché consideravo troppo condizionante il fatto di essere il figlio di Massimo Crepet.
E’ così che scelsi Verona dove conobbi un altro personaggio straordinario, il professor Hrayr Terzian, collega e amico fraterno di Basaglia. Il mio incontro con Basaglia è stato su questo piano. Io, ventiseienne, con lui scoprivo cosa significa pensare con la propria testa. Lui mi ha spinto a cercare la mia individualità, mi ha insegnato a valutare l’individuo, a lottare per la mia vita”.
Nel 2001scrive per Einaudi “Non siamo capaci di ascoltarli. Riflessioni sull’infanzia e sull’adolescenza”.
Sempre per Einaudi, nel 2007 scrive con Giuseppe Zois e Mario Botta “Dove abitano le emozioni. La felicità e i luoghi in cui viviamo”. Approfondendo le tematiche familiari, nel 2011 dà alle stampe “L’autorità perduta. Il coraggio che i figli ci chiedono”, mentre nel 2012 completa “Elogio dell’amicizia”.
Crepet deve la sua notorietà anche alla frequente presenza televisiva dove è spesso ospite di trasmissioni di approfondimento e talk show, come ad esempio “Porta a porta” di Bruno Vespa.
OPERE di Paolo Crepet
Inventario di una psichiatria, 1981;
Psichiatria senza manicomio. [Epidemiologia critica della Riforma], 1982;
Ipotesi di pericolosità. Ricerca sulla coazione nell’esperienza di superamento del manicomio di Arezzo, 1982;
Fra regole ed utopia. Ipotesi e pratiche per una identificazione del campo psichiatrico, 1982;
Servizi Psichiatrici in una realtà metropolitana, 1987;
Il rifiuto di vivere. Anatomia del suicidio, 1989;
Suicidal behaviour and risk factors. 3rd european Symposium. Bologna, September 25-28th, 1990, 1990;
Le malattie della disoccupazione. Le condizioni fisiche e psichiche di chi non ha lavoro, 1990;
Suicidal Behaviour in Europe. Recent Research Findings, 1992;
Le dimensioni del vuoto. Giovani e suicidio, 1993;
La cura dell’infelicità. Oltre il mito biologico della depressione, 1994;
Le misure del disagio psicologico, 1994;
Cuori violenti. Viaggio nella criminalità giovanile, 1995;
Solitudini. Memorie di assenze, 1997;
I giorni dell’ira. Storie di matricidi, 1998;
Naufragi. Tre storie di confine, 1999;.
Non siamo capaci di ascoltarli. Riflessioni sull’infanzia e sull’adolescenza, 2001;
La ragione dei sentimenti, 2002;
Voi, noi. Sull’indifferenza di giovani e adulti, 2003;
Dannati e leggeri, 2004;
I figli non crescono più, 2005;
Ci vediamo domani, 2005;
Sull’amore. Innamoramento, gelosia, eros, abbandono. Il coraggio dei sentimenti, 2006;
A una donna tradita, 2006;
Psicologia, 2006;
Dove abitano le emozioni. La felicità e i luoghi in cui viviamo, 2007;
La gioia di educare, 2008 [Contiene: Non siamo capaci di ascoltarli; Voi, noi; I figli non crescono più];
Sfamiglia. Vademecum per un genitore che non si vuole rassegnare, 2009;
Perché siamo infelici, 2010;
Sull’amore, 2010;
Un’anima divisa, 2010;
L’autorità perduta. Il coraggio che i figli ci chiedono, 2011;
Elogio dell’amicizia, 2012;
Educare oggi, con DVD, 2010;
Impara a essere felice, 2013, 2015;
Non mi chiedere di più, 2014;
Il caso della donna che smise di mangiare, 2015;
Baciami senza rete, 2017.
- Il carattere esistenziale delle norme - 25 Maggio 2019
- Come R-esistere al degrado ? - 5 Gennaio 2019
- Analisi organizzativa nella Scuola Neoistituzionalista - 10 Ottobre 2018