Luca Ricolfi | Sociologo Italiano

Un intellettuale scomodo tra sociologia e critica sociale

Luca Ricolfi – Biografia

Il prof. Ricolfi (Torino, 1952) è un sociologo e saggista italiano, professore ordinario di Sociologia economica presso l’Università di Torino. Si distingue per il suo pensiero critico e spesso iconoclasta, che spazia dalla sociologia economica e del lavoro all’analisi della società italiana, con incursioni nella storia, nella filosofia politica e nella cultura contemporanea.

Ricolfi si forma all’Università di Torino, dove si laurea in Filosofia e successivamente consegue il dottorato di ricerca in Sociologia. La sua carriera accademica si svolge principalmente presso l’ateneo torinese, dove diviene professore associato nel 1988 e ordinario nel 2001. Tra i suoi incarichi ricopre la carica di Preside della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dal 2000 al 2004 e di Direttore del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dal 2013 al 2016.

Opere

La produzione letteraria di Ricolfi è vasta e variegata, comprendendo saggi, monografie, articoli e curatele. Tra le sue opere più significative ricordiamo:

• La fine della democrazia: Un’analisi lucida e spietata dei mali della democrazia italiana, caratterizzata da clientelismo, corruzione e inefficienza. (1997)
• Il nuovo Medioevo: Un affresco della società italiana contemporanea, vista come una regressione verso un Medioevo di stampo feudale, dominato da caste chiuse e privilegiate. (2011)
• L’elogio del lavoro: Una riflessione sul valore del lavoro e sulla sua centralità nella vita individuale e sociale, in contrapposizione alle derive del neoliberismo e della precarizzazione. (2014)
• La guerra dei trent’anni: Un’analisi storica e sociologica dell’Italia repubblicana, vista come un conflitto perenne tra le due Italie: quella del Nord produttiva e quella del Sud clientelare. (2019)
• Superclasse: Un’indagine sulla borghesia professionale italiana, definita come una “superclasse” che domina la società e ne determina le sorti. (2023)

Oltre a queste opere di ampio respiro, Ricolfi ha pubblicato numerosi saggi su riviste scientifiche e quotidiani, spaziando su temi di attualità politica, sociale ed economica. La sua scrittura è caratterizzata da uno stile chiaro e diretto, spesso provocatorio, che non teme di sfidare le convenzioni e il pensiero comune.

Pensiero

Il pensiero di Ricolfi si colloca all’interno della sociologia critica, con una particolare attenzione all’analisi del potere e delle disuguaglianze. Egli si propone come un intellettuale scomodo, capace di mettere in discussione i dogmi e le vulgate del discorso pubblico, spesso con toni polemici e iconoclasti.

Uno dei temi centrali del suo pensiero è la critica alla deriva neoliberista della società italiana, che ha portato all’aumento delle disuguaglianze, alla precarizzazione del lavoro e alla disgregazione del tessuto sociale. Ricolfi denuncia il potere delle élite tecnocratiche e finanziarie, che hanno colonizzato le istituzioni e piegato la democrazia ai loro interessi.

Altro tema fondamentale è la riflessione sulla condizione dell’Italia contemporanea, vista come un paese in declino, incapace di risollevarsi da una crisi che dura da decenni. Ricolfi individua le cause di questo declino in una serie di fattori strutturali, tra cui la rigidità del mercato del lavoro, l’inefficienza della pubblica amministrazione e la corruzione dilagante.

Le analisi di Ricolfi, pur spesso pessimiste, non sono prive di proposte concrete. Egli auspica un ritorno a una visione più solida della democrazia, basata sulla partecipazione dei cittadini e sul controllo del potere. Propone inoltre una riforma profonda del mercato del lavoro, una valorizzazione del merito e una lotta seria alla corruzione.

Conclusione

Luca Ricolfi è una figura controversa nel panorama intellettuale italiano. Le sue critiche radicali e il suo pessimismo spesso lo hanno portato ad essere etichettato come un apocalittico o un fustigatore. Tuttavia, la sua voce rappresenta un importante stimolo alla riflessione e al dibattito pubblico, invitando a mettere in discussione le narrazioni dominanti e a cercare soluzioni concrete ai problemi del paese.

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