Gaetano Mosca – Biografia
Gaetano Mosca nacque a Palermo nel 1858 e morì a Roma nel 1941. Fu un grande giurista, politologo, politico e storico delle dottrine politiche.
Dopo essersi laureato in Giurisprudenza nel 1881, insegnò diritto costituzionale presso l’Università di Palermo e di Roma.
Successivamente, dal 1896, fu professore di diritto costituzionale all’Università di Torino, dove fu anche Preside della Facoltà di giurisprudenza (1907-1909). Dal 1902 insegnò anche diritto costituzionale e amministrativo all’Università Bocconi di Milano.
Dal 1923 al 1933 fu professore di storia delle dottrine e delle istituzioni politiche alla facoltà di scienze politiche dell’Università di Roma.
Nel 1909 fu eletto deputato al Parlamento e nel 1919 venne nominato senatore. In quegli stessi anni collaborò con il Corriere della Sera.
Gaetano Mosca – Pensiero
Gaetano Mosca è considerato tra i più importanti esponenti della corrente di pensiero elitistica, insieme a Robert Michels e Max Weber. Essi elaborano una teoria delle elites, che in realtà è una critica del funzionamento reale delle democrazie.
Elite è un termine francese che indica una cerchia ristretta ed influente di persone, che esercita un controllo o un’influenza sulla società. La democrazia (cioè il governo del popolo) è una forma di governo tipicamente moderna. In particolar modo, si tratta di una democrazia rappresentativa; il popolo governa tramite dei rappresentanti che elegge periodicamente.
Le teorie degli elitisti vogliono demistificare il funzionamento concreto delle democrazie rappresentative, mostrando come nella realtà dei fatti a governare siano sempre delle minoranze. Una minoranza organizzata che, agendo in modo coordinato, trionfa sempre su una maggioranza disorganizzata. Mosca, nella sua analisi sul potere politico, critica la tripartizione aristotelica delle forme di governo (monarchia, democrazia e oligarchia).
Egli sostiene che esiste una sola forma di governo e di classe politica: l’oligarchia. Infatti, in ogni società vi sono due classi di persone: i governanti (che sono le élite che hanno il potere politico) ed i governati (il resto della società). Secondo Mosca l’élite al potere è organizzata in modo tale da mantenere a lungo la propria posizione e tutelare i propri interessi, anche utilizzando i mezzi pubblici a sua disposizione.
Data l’importanza delle èlites per una società è fondamentale che questa sia in grado di mettere ai posti di comando soggetti adatti a governare. Le minoranze governanti sono formate in maniera che gli individui che le compongono: “si distinguono dalla massa dei governati per certe qualità, che danno loro una certa superiorità materiale ed intellettuale od anche morale…essi, in altre parole, devono avere qualche requisito, vero o apparente, che è fortemente apprezzato e molto si fa valere nella società nella quale vivono” oppure sono gli eredi di coloro che possedevano queste caratteristiche.
Queste qualità sono costituite dal coraggio personale, la lealtà, la capacità di lavoro, la volontà di innalzarsi, la concretezza, l’energia di comandare ecc. “L’uomo di governo è colui che ha le qualità richieste per arrivare ai posti più elevati della gerarchia politica e per sapervi restare”.
All’uomo di governo, che Mosca definisce arrivista e trasformista, contrappone: “Uomo di stato è colui che per la vastità delle sue cognizioni e per la profondità delle sue vedute acquista una coscienza chiara e precisa dei bisogni della società in cui vive e che sa trovare la via migliore per condurla, con le minori scosse e le minori sofferenze possibili, alla meta alla quale dovrebbe arrivare”.
Secondo Mosca, in ogni sistema politico è possibile individuare:
una “classe politica”. Mosca la definisce come “l’insieme delle gerarchie che materialmente e moralmente dirigono una società”.
una “formula politica”. Mosca la definisce come “la dottrina o le credenze che danno una base morale al potere dei dirigenti”.
Alla modifica della “formula politica” consegue una modifica dell’organizzazione della classe politica.
La politica per Mosca è una lotta per la supremazia. È lotta tra una minoranza che vuole continuare ad essere classe politica e un’altra minoranza che aspira a diventarlo. È una lotta, perciò, che avviene tra due gruppi: quello che detiene il potere che Mosca chiama materiale (ovvero la classe burocratica, che detiene il potere coercitivo) e quello che detiene il potere intellettuale. Chi detiene il potere intellettuale aspirerebbe ad ottenere quello materiale. L’insieme di questi due gruppi viene da lui definita come classe politica.
Opere di Gaetano Mosca
- Sulla teorica dei governi e sul governo parlamentare;
- Appunti sulla libertà di stampa;
- Questioni costituzionali ;
- Le Costituzioni moderne;
- Elementi di scienza politica;
- Che cosa è la mafia;
- Appunti di diritto Costituzionale;
- Italia e Libia;
- Stato liberale e stato sindacale;
- Il problema sindacale;
- Saggi di storia delle dottrine politiche;
- Crisi e rimedi del regime parlamentare;
- Storia delle dottrine politiche;
- Partiti e sindacati nella crisi del regime parlamentare;
- Ciò che la storia potrebbe insegnare. Scritti di scienza politica;
- Il tramonto dello Stato liberale;
- Scritti sui sindacati;
- Discorsi parlamentari.
Scheda e Opere di Gaetano Mosca
- Ernest Greenwood | Sociologo USA - 17 Aprile 2018
- Paolo Jedlowski | Sociologo Italiano - 16 Aprile 2018
- Pitirim Sorokin | Sociologo Russo - 21 Marzo 2018