Vita di Talcott Parsons
Talcott Parsons (Talcott Edgar Frederick Parsons) nacque a Colorado Springs il 13 dicembre 1902.
Frequentò l’università all’Amherst College del Massachusetts. Dopo Amherst, Parsons si recò alla London School of Economics e nel 1925, grazie ad una borsa di studio in Sociologia ed Economia, si trasferì all’Università di Heidelberg, dove conseguì il dottorato.
Tornato negli Stati Uniti Parsons insegnò presso l’Università di Harvard dal 1927 al 1973. Entrò a far parte del Dipartimento di Sociologia e successivamente presso il Dipartimento di Relazioni Sociali (diretto dallo stesso Parsons).
Nel 1949 venne eletto presidente dell’American Sociological Association.
Morì a Monaco di Baviera nel 1979.
Pensiero di Talcott Parsons
Talcott Parsons è stato uno dei più importanti sociologi della sociologia americana dagli anni ’30 agli anni ’60. L’approccio di Talcott Parsons è definito “struttural-funzionalista”, in quanto tenta di individuare la struttura della società e propone di comprenderla mostrando le funzioni che le sue parti assolvono. Il suo può essere anche definito come un approccio sistemico, per l’importanza che dà al concetto stesso di sistema.
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Nel libro “La struttura dell’azione sociale” egli definisce l’azione o atto come l’unità elementare di cui si occupa la sociologia. La descrizione di ogni azione presuppone che si individuino un attore, un fine, una situazione ed un orientamento normativo.
L’azione sociale per Talcott Parsons
Un atto, infatti, richiede necessariamente, per Parsons, i seguenti elementi:
- colui che compie l’atto, quindi l’attore;
- l’atto deve avere un fine, ovvero una situazione futura verso la quale è orientato il processo dell’azione;
- esso ha inizio in una situazione, le cui linee di sviluppo differiscono dalla situazione verso la quale è orientata l’azione, ossia il fine. Questa situazione di partenza è analizzabile attraverso gli elementi su cui l’attore non ha possibilità di controllo e quelli su cui invece ha questa possibilità. I primi possono essere definiti le condizioni dell’azione, i secondi i mezzi;
- vi è una sorta di rapporto tra questi elementi e, nella scelta di mezzi alternativi per un dato fine, si ha un orientamento normativo dell’azione. Da una parte, per Parsons vi è una certa libertà di scelta da parte dell’attore nei confronti della situazione in cui si trova, dall’altra le norme hanno un peso specifico per l’attore nel vincolare e nel governare la sua azione.
Per Parsons le norme sono il nesso che collega la personalità di ogni individuo all’insieme sociale di cui è parte. Ogni persona agisce in base ad un insieme di norme sociali, che a loro volta sono espressione di un insieme di valori, cioè di una cultura. Affinché un sistema sociale funzioni in modo coerente è necessario che i suoi membri siano dotati di una personalità che abbia acquisito i valori e le norme di una cultura comune.
Il sistema sociale per Talcott Parsons
Nel libro ”Il sistema sociale” definisce il sistema come un insieme interrelato di parti capace di autoregolarsi e in cui ogni parte svolge un funzione specifica e necessaria alla riproduzione dell’intero sistema.
Ogni sistema deve svolgere quattro funzioni (secondo il celebre schema AGIL): si deve adattare all’ambiente, deve definire gli obiettivi, deve conservare la propria organizzazione e, infine, deve garantire l’integrazione delle proprie parti.
Queste funzioni vengono svolte da sottosistemi specifici. Il sistema sociale mette in relazione tra loro i vari individui, che agiscono in base ai ruoli che ricoprono. I ruoli sono insiemi di modelli di comportamento orientati all’espletamento di una funzione.
Per Parsons il sistema sociale è un sistema di ruoli. Ogni individuo ricopre il proprio ruolo in conformità alle norme sociali, interagisce con gli altri e contribuisce alla riproduzione del sistema. Ci comportiamo in base alle aspettative che gli altri hanno su di noi e rispettiamo le norme sociali, perché abbiamo interiorizzato i principi di una cultura comune, attraverso un processo di socializzazione che avviene nella prima infanzia all’interno della famiglia.
La famiglia, per Parsons, è un sottosistema molto importante, poiché ha questa funzione di socializzazione dei propri figli. La famiglia in Parsons è nucleare, composta cioè solo dai due genitori e dai figli, residente in un’abitazione indipendente mononucleare.
La differenziazione nella famiglia per Talcott Parsons
All’interno della famiglia avviene una differenziazione di funzioni e ruoli: la moglie/madre assume il ruolo di casalinga che cura i figli e la casa; il padre/marito è il bread-winner, colui che porta il pane a casa, cioè che lavora, e che si occupa dell’interazione tra famiglia e società. Questi due ruoli sono complementari, l’uno non esiste senza l’altro.
I figli e le figlie svilupperanno una personalità che farà propri i valori dei genitori e la differenziazione dei ruoli tra i due genitori. Attraverso la socializzazione gli individui diventano capaci di svolgere i ruoli che le istituzioni gli richiedono di ricoprire e possono accedere al loro status. Con status si intende la posizione che un individuo occupa all’interno della società.
Le variabili strutturali in Talcott Parsons
Parsons crede che sia possibile individuare e distinguere società e culture diverse mediante l’uso di alcuni parametri, che egli definisce varabili strutturali. Cosa sono? Le variabili strutturali sono scelte che si possono riscontrare in ogni sistema di azione e sono: particolarismo/universalismo, diffusione/specificità, ascrizione/acquisizione, affettività/neutralità affettiva ed, infine, orientamento agli interessi collettivi/orientamento agli interessi privati. Per Parsons le società moderne privilegiano tipi di azione orientati in senso universalistico e ispirati al principio dell’acquisizione.
Talcott Parsons – Opere principali:
- La struttura dell’azione sociale, pubblicata nel 1937;
- Il sistema sociale, del 1951;
- Famiglia e socializzazione, scritto in collaborazione con R. F. Bales nel 1955;
- Sistemi di società, pubblicato alla fine degli anni ’60;
- Toward a General Theory of Action, del 1951;
- Working Papers in the Theory of Action, scritto in collaborazione con Robert F. Bales e E.A. Shils nel 1953;
- Saggi di teoria sociologica, del 1954;
- Structure and Process in Modern Societies, 1959;
- Sociological Theory and Modern Society, 1968;
- Politics and Social Structure, del 1969.
DIFFERENZE CON R. K. MERTON
Sia Talcott Parsons sia Robert Merton condividono lo stesso orientamento funzionalista, ma il secondo critica il funzionalismo inteso come teoria onnicomprensiva della società. Merton, infatti, rifiuta l’idea che tutti gli elementi di un sistema sociale debbano avere una funzione. Inoltre distingue tra funzioni latenti e funzioni manifeste di ogni fenomeno. Gli individui non sono sempre coscienti degli scopi che stanno perseguendo e delle funzioni che assolvono i loro comportamenti.
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