Chiara Saraceno | Sociologa Italiana

Chiara Saraceno

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Vita di Chiara Saraceno

Chiara Saraceno è una sociologa e filosofa italiana, nata il 20 ottobre 1941, a Milano. Ha conseguito la laurea in filosofia.

Fino al 2008 è stata docente di Sociologia della Famiglia presso la facoltà di Scienze Politiche all’Università di Torino. Dall’ottobre 2006 a giugno 2011 è stata docente di ricerca presso il Wissenschaftszentrum für Sozialforschung di Berlino. Attualmente è honorary fellow al Collegio Carlo Alberto di Torino. È sposata con il politologo Gian Enrico Rusconi.

La Saraceno è famosa per aver condotto studi sulla famiglia, sulla questione femminile, sulla povertà, le politiche sociali e la teoria dei gender. In uno dei suoi studi prova a spiegare le ragioni di chi si oppone al riconoscimento dei diritti delle persone gay e lesbiche, in cui ne analizza una specie di doppio binario, cioè quello dei principi e quello della pratica, basta che la pratica non interroghi mai, o non metta mai in discussione i principi.

La sociologa afferma che: “Nel nostro Paese la politica e i politici hanno pensato che intorno alla famiglia si giocasse parte del consenso elettorale veicolato dalla Chiesa cattolica. In realtà c’è chi non è molto liberale ed è convinto di quello che pensa, ma c’è anche chi molto più cinicamente si comporta come gli pare ma pensa sia meglio non entrare in rotta di collisione con la Chiesa. Se pensiamo alla Francia o alla Spagna invece, dove pure la Chiesa si è opposta a modifiche della legge sulla famiglia, i cattolici non hanno lo stesso potere che viene dato loro dalla politica”.

Esistono tante teorie di genere, poiché il concetto di genere è stato sviluppato dalle femministe americane per evidenziare come i ruoli sociali attribuiti all’uno o all’altro sesso siano costruzioni sociali, “non discende dalla conformazione del corpo il fatto che l’uomo lavori in modo remunerato e la donna stia in casa, o che gli uomini guadagnino più delle donne, o che gli uomini si occupino di politica e le donne meno, così come non discende dalla conformazione del corpo il fatto che le donne siano per natura più passive, dolci, e gli uomini più aggressivi e così via: sono tutti costrutti sociali”.

La conformazione del corpo va pensata, elaborata, ma da questo non discendono né fattori psicologici né comportamenti sociali. Ha partecipato a due commissioni governative sugli studi sulla povertà, la prima, presieduta da Ermanno Gorrieri, dal 1996 al 2001, e quella istituita dall’allora Ministro della solidarietà sociale Livia Turco, di cui ne è anche stata presidente dal 1999 e il 2001. Nel 2005 è stata nominata “Gran Ufficiale della Repubblica Italiana” dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2011 è stata nominata “corresponding fellow” della British Academy e nel 2017 ha ricevuto il Premio “Feronia-Città” di Fiano.

Nel suo saggio “Il lavoro non basta” (2015) affermò che: “La previdenza complementare non è una soluzione per chi è precario. Se i giovani non hanno un’occupazione regolare, un reddito buono e sicuro, come fanno a iniziare un programma di contribuzione extra con i contratti che durano qualche mese? Come garantire un reddito alle nuove generazioni che entrano tardi nel mercato del lavoro? […] È importante fare un’attenta valutazione dei lavori usuranti, chi li fa ha una speranza di vita inferiore.

È altrettanto importante considerare le differenze tra persone con alta e bassa istruzione. Andare tardi in pensione è stato un privilegio di classe, per altri è una condanna perché è pagato poco. Quella italiana è una popolazione di anziani, e gli anziani sono un elettorato più forte dei giovani. Ma questo non basta per limitare la discussione solo a un aspetto del problema”.

Opere di Chiara Saraceno

  • Dalla parte della donna, 1970;
  • Ideologia religiosa e conflitto sociale, 1970;
  • Anatomia della famiglia, 1976;
  • Il lavoro mal diviso, 1980;
  • Pluralità e mutamento. Riflessioni sull’identità femminile, 1987;
  • Sociologia della famiglia, 1988 (3° ed. aggiornata 2013);
  • Le politiche contro la povertà in Italia, 1996;
  • Genere. La costruzione sociale del femminile e del maschile, 1996;
  • Separarsi in Italia, 1998;
  • Social assistance Dynamics in Europe, 2002;
  • Diversi da chi? Gay, lesbiche e transessuali in una città metropolitana, 2003;
  • Mutamenti della famiglia e politiche sociali in Italia, 2003;
  • Dinamiche assistenziali in Europa, 2004;
  • Povertà e benessere. Una geografia delle disuguaglianze in Italia, 2007;
  • Handbook of Quality of Life in the Enlarged European Union, 2007;
  • Childhood: Changing Contexts. Comparative Social Research, Vol. 25, 2008;
  • Families, Ageing and Social Policy. Intergenerational Solidarity in European Welfare States, 2008;
  • Dimensioni della disuguaglianza in Italia: povertà, salute, abitazione, 2009;
  • Onora il padre e la madre, 2010;
  • Conciliare famiglia e lavoro. Vecchi e nuovi patti tra sessi e generazioni, 2011;
  • Coppie e famiglie. Non è questione di natura, 2012 (2ª ed. aggiornata 2016);
  • Cittadini a metà, 2012;
  • Families and Family policies, 2012;
  • Stranieri e disuguali, 2013;
  • Eredità, 2013;
  • Il welfare. Modelli e dilemmi della cittadinanza sociale, 2013;
  • l lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi, 2015;
  • Mamme e papà. Gli esami non finiscono mai, 2016;
  • L’equivoco della famiglia, 2017.
Claudia Coco
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Claudia Coco è attualmente sociologa e collaboratrice ENASC (Ente Nazionale di Assistenza Sociale ai Cittadini), ANPIM (Associazione Nazione delle Piccole e Medie Imprese) e UNSIC (Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori) presso la 5° Circoscrizione di Catania. Laureata in sociologia presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali di Catania con tesi in Sociologia Urbana “Pratiche e approcci del vivere la città. Azioni, spazi e differenze “nei” quartieri di San Berillo”. Si occupa attualmente di studi socio-antropologici presso i quartieri di San Berillo in Catania. Per informazioni e contatti: clacoco28 [chiocciola] gmail punto com