Voltaire – Pensiero
È significativamente risaputo che Voltaire fu il simbolo per eccellenza dell’illuminismo francese. Quale obiettivo prioritario si prefisse la divulgazione scientifica dei principi illuministici, al fine di annientare promiscuamente l’intransigenza e l’intolleranza insita nella dogmatica religiosa.
Per Voltaire, l’obiettivo principale a cui occorre tendere è quello di garantire all’uomo un generale miglioramento del percorso esistenziale, conducendolo sulla strada chiarificante e luminosa della ragione.
Sosteneva che un risultato del genere potesse essere conseguito soltanto attraverso l’iniezione del metodo scientifico in ogni ambito disciplinare del sapere (dalla fisica alla matematica, dalla chimica all’astronomia e via scorrendo). La conoscenza scientifica perciò deve imporsi il dovere sacrosanto di combattere, con tutta la forza di cui si necessiterà, l’intolleranza religiosa, poiché quest’ultima preclude all’umanità qualsivoglia possibilità di emanciparsi e di civilizzarsi. In una sola parola: di “progredire” nel corso dei tempi.
Per incamminarsi lungo il sentiero della ragione e della verità, la società deve in definitiva voltare le spalle alle superstizioni e alle false consolazioni religiose, responsabili di tener le menti umane obnubilate e soprattutto imprigionate in uno stato perenne non solo di false convinzioni, ma anche di stagnazione e arretratezza.
Molti si chiedono allora quale fosse l’effettivo orientamento religioso dell’autore in questione. Di certo egli assunse posizioni contrastanti e talvolta anticlericali nei riguardi (rispettivamente) delle istituzioni politiche ed ecclesiastiche del suo tempo, per via anche dei ripetuti attacchi, a momenti spregiudicati, che indirizzò senza riserbo a costoro, subendone poi con l’incarcerazione e vari altri soprusi subìti tutte le conseguenze del caso.
Ma si cade comunque in un errore grossolano se si afferma che fosse un sostenitore dell’ateismo. Che si oppose al cristianesimo questo è certo, ma non era ateo, aveva un proprio credo e infatti si rifugiò nel deismo, una dottrina religiosa puramente razionale che nega la validità della rivelazione storica e di qualsiasi forma di Provvidenza, ma ammette l’esistenza di Dio come garante dell’ordine naturale.
Voltaire credeva fermamente nella libertà di pensiero e nel rispetto civile di ogni individuo, opponendosi sagacemente a qualsiasi religione intollerante e settaria, fondata sul più becero dei fanatismi. Infatti, coloro i quali venivano perseguitati per le opinioni “in netta contrapposizione al regime vigente”, trovavano in lui un modello esemplare cui potersi ispirare al fine di rivendicare le proprie posizioni ideologiche.
Anche in ambito politico, Voltaire difese il diritto di ogni cittadino alla libertà civile e politica, nonché alla libera espressione delle proprie idee, in totale antitesi ad un assolutismo dogmatico che negasse in toto i principi sopraccitati.
Le diverse facciate della polemica illuministica di Voltaire trovano quindi il loro epicentro unificatore nella difesa della tolleranza come valore inossidabile per determinare pace, giustizia e progresso civile. Quella che segue è sicuramente una tra le frasi più significative riassumenti il pensiero dell’autore (presa a prestito tra l’altro in varie evenienze dall’ex Presidente della Repubblica Italiana e partigiano socialista Sandro Pertini): «Io combatto la tua idea che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi sino al prezzo della mia stessa vita affinché tu, la tua idea, possa esprimerla, sempre e ovunque, liberamente».
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