
Herbert Spencer Sociologia ed evoluzionismo
Il filosofo britannico Herbert Spencer (1820-1903) elabora una teoria generale del progresso umano che unisce l’evoluzionismo darwiniano ad una sociologia organicista che guarda a Comte. Da quest’ultimo riprende e rilancia la distinzione metodologica tra statica e dinamica sociale sottolinea i rapporti tra le parti ed il tutto in ogni sistema sociale. Partendo dalla premessa organicista, Spencer cerca, con un approccio genuinamente positivista, una teoria dell’evoluzione valida sia per il mondo naturale che per il mondo sociale: l’evoluzione è il processo durante il quale elementi disomogenei e separati entrano in reciproca dipendenza e la nuova struttura che si forma è sempre più complessa di quella precedente.
Ogni sviluppo è caratterizzato da un movimento che procede da un’omogeneità indefinita ad un’eterogeneità definita. Facile individuare analogie tra l’organismo biologico e l’organismo sociale. Il mutare della struttura corporea con il passare del tempo e l’interdipendenza delle parti anatomiche e degli organi viene comparata ai concetti di divisione del lavoro e di crescita economica. Herbert Spencer non si limita all’osservazione e prescrive alcuni principi necessari a garantire una evoluzione costante degli organismi: il diritto di libera associazione per ogni categoria sociale, la politica rappresentativa della volontà dei cittadini, la tutela delle individualità, il liberismo economico e la cooperazione volontaria.
Herbert Spencer non mancò di partecipare al dibattito filosofico e politico del suo tempo criticando il socialismo (in “The Man Versus The State” viene considerato la culla di regimi burocratico-militari) e affermando l’uguale diritto a tutti gli uomini all’uso della terra (per es. in “Social Statics”, 1850). Su quest’ultimo punto cominciò ad imbastire un discorso sulla riconciliazione dell’uomo verso sé stesso (risolvendo gli evidenti conflitti sociali) e verso il proprio ambiente (preconizzando futuri ecologismi).
In definitiva il contributo principale di Herbert Spencer alla storia della sociologia è quello di aver rilanciato l’approccio organicista e positivista di Comte stimolando nel contempo lo sviluppo di ricerche interdisciplinari. Nei suoi “First Principles” (1862), la sua opera fondamentale, propone un sistema di filosofia generale che più tardi applicherà alla vastità delle discipline del sapere, in particolare quelle dal filosofo considerate più interessanti all’epoca: la biologia, la psicologia, l’etica e, appunto, la sociologia. Spencer avvicina di fatto le scienze umane a quelle naturali, cosa che è alla base dei futuri sviluppi della sociologia.
TRA LE OPERE DI BERBERT SPENCER:
# On The Proper Sphere of Government (1842)
# Social Statics (1851) abridged version
# A Theory of Population (1852)
# The Philosophy of Style (1852)
# Principles of Psychology (1855)
# System of Synthetic Philosophy (1860)
# Education (1861)
# First Principles ISBN 0-89875-795-9 (1862)
# The Data of Ethics (1879)
# The Man Versus the State (1884)
# The Study of Sociology (1896)
# The Principles of Ethics (1897)
# Autobiography (1904)
MATERIALE TRATTO DA:
http://sociopedia.altervista.org
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