Saskia Sassen nasce ad Aia, nei Paesi Bassi, il 5 gennaio 1947. Sociologa ed economista, trascorre buona parte della sua gioventù in Italia.
Dal 1966, ha frequentato per un anno l’Université de Poitiers (Francia), l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, e l’Universidad Nacional de Buenos Aires, con studi di filosofia e scienze politiche.
Nel 1969, studia sociologia e economia all’Università di Notre Dame, Indiana, dove ha ottenuto un master (M.A.) nel 1971, e un dottorato (Ph.D.) nel 1974. Nello stesso anno, 1974, ha ottenuto un master, in filosofia, dall’Università di Poitiers, Francia. Dopo avere ottenuto un post-dottorato al Center for International Affairs ad Harvard University, la Sassen ha ottenuto varie posizioni accademiche sia negli Stati Uniti che in Europa.
È sposata con lo scrittore e sociologo Richard Sennett. I suoi studi hanno trattato l’analisi sulla globalizzazione e i processi transnazionali. Ha insegnato sociologia all’Università di Chicago, e attualmente insegna alla Columbia University e alla London School of Economics. Per la sociologa, la globalizzazione dell’economia e l’emergenza dei modelli di potere transnazionali, ha modificato il tessuto sociale, economico e politico degli Stati-Nazione, di vaste aree sovranazionali e delle città.
Nel suo saggio più importante, “Le città nell’economia globale”, Saskia Sassen analizza la “città globale”, cioè un nuovo concetto teorico per studiare le città come luoghi di intersezione tra globale e locale, centro nodale per commerci, finanza, banche, dimostrando come molte metropoli mondiali si sono sviluppate all’interno dei mercati transnazionali e hanno più similarità tra loro che con i rispettivi contesti regionali o nazionali.
La Sassen ha contribuito ad elaborare un quadro analitico e metodologico in grado di definire la città globale come una componente strategica dell’economia globale e in secondo luogo ad identificare territorialmente i processi di potere scaturiti dalla ristrutturazione economica. Analizza le questioni di potere e della diseguaglianza sociale derivanti dai processi di globalizzazione.
Nell’articolo “A mano disarmata nelle metropoli” pubblicato da “il Manifesto” spiega come le città e i territori urbani siano uno spazio più adatto alla politica di quanto non sia più lo Stato. Nello spazio politico nazionale gli attori politici informali sono ridotti all’invisibilità, mentre lo spazio urbano offre una scena politica in cui raggiungono la visibilità attraverso le occupazioni, manifestazioni per i diritti degli immigrati, lotte per la casa o contro la precarizzazione del lavoro o la marcia del gay pride.
Secondo Saskia Sassen, quando le forme di lotta si sviluppano nelle città globali, le possibilità politiche hanno un carattere diverso “perché questo tipo di città è di importanza strategica per il capitale globale”.
OPERE di Saskia Sassen
- The mobility of labor and capital, 1988;
- The global city,1991;
- Cities in a world economy, 1994;
- Transnational economies and national migration policies, 1996;
- Losing Control? Sovereignty in an Age of Globalization, 1996;
- Globalization and its discontents, 1998;
- Fuori controllo,1998;
- Cities: between global actors and local conditions, 1999;
- Migranti, coloni, rifugiati. Dall’emigrazione di massa alla fortezza Europa,1999;
- Guests and Aliens,1999;
- Globalizzati e scontenti, 2002;
- Global networks, linked cities, 2002;
- Le città nell’economia globale, 2004;
- Elements for a Sociology of Globalization, 2006;
- Territory, Authority, Rights: From Medieval to Global Assemblages, 2006;
- Dis-senso. Per un’ecologia materialista, 2007;
- Una sociologia della globalizzazione, 2008;
- Two Stops in today’s new Global Geographies, 2008;
- Sarah Sze: Infinite Line, 2011;
- Expulsions: brutality and complexity, 2014;
- Espulsioni. Brutalità e complessità nell’economia globale, 2015.
- Il carattere esistenziale delle norme - 25 Maggio 2019
- Come R-esistere al degrado ? - 5 Gennaio 2019
- Analisi organizzativa nella Scuola Neoistituzionalista - 10 Ottobre 2018